Uranio sulle Orobie - La storia dell’uranio di val Vedello e dintorni

di Camillo Mario Pessina

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Presentazione

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Art. 21 della Costituzione italiana:

"Tutti hanno il diritto di manifestare  liberamente il proprio pensiero con la parola, lo  scritto e ogni altro mezzo di diffusione".

Art. 19 della Dichiarazione universale dei diritti dell'uomo:

"Ogni individuo ha il diritto alla libertà di opinione e di espressione, incluso il diritto di non essere molestato per la propria opinione e quello di cercare, ricevere e diffondere informazioni e idee attraverso ogni mezzo e senza riguardo di frontiere".

 

 

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L’autore ha creato questo sito -  molti  che lo conoscono potranno testimoniarlo - forte del fatto d’essere stato, (come dipendente Agip nel 1975 e su segnalazione da spettrometria aerea gamma ray Agip), il primo a trovare in superficie le manifestazioni uranifere di Val Vedello e, uno degli ultimi ad andarsene (1987), dopo aver seguito e programmato gran parte della ricerca geologica e mineraria nell’area di val Vedello e dintorni. Ricordo che il giacimento uranifero è ancora in parte inesplorato causa la chiusura anticipata delle ricerche minerarie volute da ENI nel 1983. La parte più "profonda" e ancora inesplorata, causa la particolare situazione geologica cui si andrebbe incontro potrebbe riservare sorprese minerarie entusiasmanti.

Gli scopi di questo sito sono molteplici.

Il primo, per il quale sono state scritte queste “storie “ vere è innanzitutto quello di lasciare memoria delle persone che queste valli hanno calcato cosicché il loro contributo non andasse perso. Di questa moltitudine l’autore ne ricorderà solo alcune: non perché più meritevoli o più importanti degli altri, ma semplicemente perché è soprattutto di loro che l’autore ricorda un po’ meglio degli altri alcuni dei loro aspetti.

Altro scopo è il raccontare la storia della ricerca mineraria in val Vedello e delle sue vicissitudini attraverso date e fatti concreti cos’ì come sono avvenuti: una “pietra miliare” cui far riferimento volendo trattare seriamente l’argomento. Il sito tenta di contrapporre la realtà alle invenzioni, la “cattiveria gratuita” allo spirito costruttivo.

In appendice alla "storia degli Uomini dell'uranio di val Vedello" una serie di collegamenti (link) a portali di università e istituti universitari o di altri, tecnicamente affidabili, che trattano le tematiche del nucleare civile.

 

 

Lo scopo finale di tutto ciò è “di permettere - a chi è interessato - di ragionare con la propria testa”. Insomma di aggiungere a queste pagine un po’ di "massa critica culturale" ad argomenti così poco conosciuti.

“Nulla di nuovo sotto il sole”, se l’autore condivide le idee poi non tanto filosofiche di Comenio (Jan Amos  Komensky), uno studioso cecoslovacco del seicento. Egli sosteneva la necessità di insegnare tutto a tutti, perchè “la cultura ristretta agli specialisti non è più cultura”. Comenio instaura con Galileo Galilei il principio della “democrazia culturale”, principio seguito anche  da Einstein che indirizzava anche al grande pubblico i suoi saggi scientifici (*).

Questo principio  che viene seguito  ancora oggi da molti, non è poi così scontato, come non lo era  per i geologi più anziani dell'Agip. Noi giovani  "sbarbati" venivamo derisi e scoraggiati se incontravamo difficoltà o non sapevamo qualcosa! I più anziani - quelli con più esperienza lavorativa e di vita - si suppongono i più preparati. Al dì là di ogni  ragionevole considerazione si erano  dimenticati l’obbligo morale di insegnare ai più giovani non solo la professione ma anche un po’ di umiltà.

Fortunatamente non tutti erano così!

"Memories are made of this"


Pessina Camillo Mario (geologo) Dalmine - Luglio 2009

 


(*) Questi argomenti sono mirabilmente trattati da A. Bosellini, professore di geologia all’Università di Ferrara nel suo bel volume “ STORIA GEOLOGICA D’ITALIA –Gli ultimi 200 milioni di anni”- Edizioni Zanichelli. Bologna 2006.